BSL- HMWB
 

CNR-IRSA activities related to INHABIT

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BSL- HMWB

Il progetto BSL-HMWB è stato svolto dal CNR-IRSA in convenzione con ARPA Veneto nell'ambito del più ampio progetto “BSL 3 – Attività di monitoraggio dei corpi idrici nel Bacino Scolante nella Laguna di Venezia, finalizzate all’implementazione della Direttiva 2000/60/CE”, finanziato dalla Regione Veneto con i fondi delle Legge Speciale per Venezia. Obiettivo principale della convenzione era l'approfondimento della conoscenza dei corpi idrici fluviali fortemente modificati (HMWB) al fine di giungere ad una prima definizione del massimo potenziale ecologico (MEP) e del buon potenziale ecologico (GEP) sulla base delle comunità dei macroinvertebrati.  Al contempo si volevano porre le basi per l'individuazione e la verifica di misure gestionali attuabili, concrete ed efficaci che, rispettando i vincoli imposti dal mantenimento della funzionalità d'uso degli HMWB, portassero benefici alle biocenosi acquatiche favorendo il raggiungimento degli obiettivi di qualità.

Per lo svolgimento dell’attività, si è deciso di impostare un sistema di elaborazione che ponesse le sue basi sul territorio del Veneto, e nello specifico nell'ambito planiziale densamente antropizzato del Bacino scolante, ma che potesse essere esteso e incrementato per essere proposto su scala nazionale. I corpi idrici fortemente modificati sono stati quindi caratterizzati e inquadrati in una sorta di sistematica basata sui principali elementi identificativi utili in ambito gestionale ed ecologico: la destinazione d'uso, che li definisce e ne vincola le potenzialità di intervento e recupero, e le alterazioni idro-morfologiche dominanti che condizionano direttamente gli ecosistemi fluviali.
Il lavoro è stato svolto in parallelo all'attività di INHABIT tra il 2012 e il 2013, su dati raccolti dall'ARPA Veneto e integrati da alcuni campioni provenienti da altre realtà regionali affini (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia) per un totale di 208 campioni esaminati ed elaborati. Per la definizione del potenziale ecologico è stato scelto l'approccio CIS che prevede l'utilizzo di siti HMWB di controllo con funzione analoga ai siti di riferimento dei corpi idrici naturali. I valori di MEP, da cui poi sono stati derivati quelli del GEP, sono stati quindi definiti come valori mediani delle metriche calcolate sui campioni raccolti nei siti di controllo selezionati. L'analisi dei dati ha evidenziato che le metriche di classificazione per i macroinvertebrati già utilizzate per i corpi idrici naturali sono efficaci anche nel rappresentare il gradiente di stress antropico nei corpi idrici fortemente modificati planiziali. Lo studio ha quindi accertato che lo STAR_ICMi esprime chiaramente lo spettro di qualità ecologica degli HMWB ed è adatto per la loro classificazione senza che ci sia bisogno di effettuare rimodulazioni.Sono state inoltre individuate quelle prime variabili fisiche maggiormente correlate alle biocenosi macrobentoniche su cui potessero essere impostate prioritariamente misure gestionali significative verificabili e interventi di ripristino ambientale compatibili con gli usi degli HMWB (fascia riparia, sponde in terra non artificializzate, disposizione di arginature non addossate all'alveo con mantenimento di aree golenali, recupero di usi del territorio "naturali" nella fascia perifluviale dei 50 metri di buffer).

Le immagini riportano la veduta generale di due corpi idrici investigati.