Fiumi – Relazione tra le metriche di ritenzione e indicatori di habitat ed idromorfologia locale
 

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Home Temi e risultati Nutrienti (I2) Relazione tra metriche di ritenzione e indicatori habitat/idromorfologia

Fiumi – Relazione tra le metriche di ritenzione e indicatori di habitat ed idromorfologia locale

La ritenzione dei nutrienti negli ambienti lotici è la risultante della ritenzione idrologica, biologica e chimica. La ritenzione idrologica dipende da quelle caratteristiche idromorfologiche che ritardano il movimento dell’acqua e che aumentano le interazioni tra acqua superficiale, sedimenti e zona iporreica. Maggiore è il tempo di residenza e più alte sono le probabilità che i nutrienti siano disponibili per le comunità biologiche.
Con l’obiettivo di valutare l’interazione tra la capacità di ritenzione dei nutrienti e le caratteristiche idromorfologiche, le metriche di ritenzione stimate sono state poste in relazione con una serie di caratteristiche fisiche misurate lungo il tratto sperimentale di 100 m. In particolare sono state analizzate le relazioni tra metriche di ritenzione e parametri idrologici e/o idraulici (portata, velocità di corrente e “water transient storage zones”) e parametri morfologici (larghezza media e profondità e tipo di flusso e substrato). Le metriche di ritenzione sono state inoltre confrontate con alcuni indici sintetici di alterazione idromorfologica locale e di habitat estratti dall’applicazione del metodo Caravaggio.   Infine è stata posta l’attenzione sui  processi di ritenzione dei nutrienti di siti sperimentali posti a monte e a valle di specifiche alterazioni morfologiche quali guadi, arginature, culvert, ecc.
Tra i risultati ottenuti, di notevole interesse è la relazione significativa tra la lunghezza di assorbimento (sia per l’NH4 che per il PO4)  e  le “transient storage” normalizzate rispetto alla sezione trasversale del fiume (As/A). Quindi l’efficienza di ritenzione aumenta al crescere delle transient storage perché, come previsto concettualmente, la presenza di tali zone aumenta il tempo di contatto tra l’acqua e le superfici biologicamente attivi, in primis i sedimenti. Come si può osservare dai grafici, tali relazioni sono statisticamente altamente significative per i siti sardi (grafico a sinistra) mentre per i siti piemontesi (a destra) la significatività è più bassa anche per il numero inferiore di dati a disposizione.

   

   


Relativamente alle alterazioni idromorfologiche, si è osservato che in  alcuni siti con profonde alterazioni e quindi con indice HMS (Habitat Modification Score) molto alto  non si è registrata alcuna rimozione dell’ortofosfato. In altri casi la presenza di uno o più culvert, come ad es. nel Baldu e Lorana, ha fatto registrare delle differenze nelle lunghezze di assorbimento con diminuzione della ritenzione di ammonio nei tratti  situati a valle dell’alterazione.

Corr'è Pruna
Lorana Valle
HMS = 79
PO4 no retention
HMS = 43
PO4 no retention