Alcuni approfondimenti tra i risultati del progetto
 

INHABIT project

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Alcuni approfondimenti tra i risultati del progetto

  • L’importanza degli habitat nello strutturare le comunità biologiche e nel definire l’accuratezza dei sistemi di valutazione della qualità ecologica. Il progetto INHABIT ha dimostrato come gli habitat siano elementi fondamentali nella valutazione delle alterazioni dei corpi idrici ed ha evidenziato le possibili finalità del loro rilevamento (Deliverable I3d2). È inoltre sottolineato il ruolo delle caratteristiche di habitat nella quantificazione della variabilità naturale e il miglioramento dell’accuratezza dei sistemi di classificazione, introducendo il ruolo cruciale potenzialmente rivestito in questo ambito dal carattere lentico-lotico per i fiumi (Deliverable I3d1).
  • Condizioni di riferimento, tipologia fluviale e corpi idrici fortemente modificati: il contributo del progetto in alcune tematiche cruciali della legislazione ambientale nazionale. Il progetto INHABIT ha fornito importanti elementi per la validazione dei siti di riferimento fluviali (I1d4) e per la modellizzazione delle condizioni di riferimento lacustri (D1d3), la validità biologica della tipizzazione fluviale e le relative criticità per l’area mediterranea e indicazioni per la definizione del potenziale ecologico in corpi idrici fortemente modificati (I3d2).

  • I risultati della quantificazione della ritenzione dei nutrienti nei fiumi. INHABIT ha evidenziato in maniera molto chiara l’importanza delle transient storage areas, cioè degli habitat specifici del fiume che vengono identificati con un caratteristica fisica, funzione della velocità di corrente, ma che racchiudono in sé molteplici attributi sia fisici che biologici. In altri termini, è evidente come moltissime caratteristiche che definiscono gli habitat fluviali possono rappresentare dei fattori cruciali in grado di controllare l’estensione delle transient storage. Le caratteristiche dell’habitat sembrano quindi influenzare profondamente non solo le comunità biologiche, ma anche le dinamiche dei nutrienti e, in particolare, l’efficienza di ritenzione dell’azoto ammoniacale e dell’ortofosfato (Deliverable I2d2 e I2d3).

  • I benefici ambientali derivanti dai risultati del progetto INHABIT. I benefici ambientali attesi connessi ai risultati del progetto INHABIT sono principalmente legati all’arricchimento delle opzioni per la gestione dei corpi idrici superficiali, che risulteranno potenziate sulla base della considerazione degli aspetti legati all’habitat. Il progetto ha fornito una gamma di strumenti e opzioni che consentono di raggiungere in maniera più efficace gli obiettivi ambientali della Direttiva Quadro sulle Acque (Deliverable I3d4). Alcuni dei più rilevanti benefici ambientali derivanti dal progetto INHABIT possono essere così riassunti:
    • Ottimizzazione delle attività di monitoraggio per fiumi e laghi.
    • Attivazione e/o integrazione della raccolta simultanea di dati biologici e di habitat.
    • Ottimizzazione delle misure di ripristino in relazione agli strumenti forniti per la valutazione dell’efficacia delle misure.
    • Ottimizzazione dell’efficienza in termini di costo delle misure di ripristino dello stato ecologico.
    • Identificazione di misure innovative per il ripristino degli habitat fluviali e lacustri.
    • Supporto alla quantificazione dei flussi ecologicamente accettabili (e-flows) per l’ottenimento dello Stato Ecologico Buono/Elevato attraverso l’utilizzo di descrittori di habitat e.g. il carattere lentico-lotico dei corsi d’acqua e le loro relazioni con le comunità biologiche.