I requisiti idonei relativi ai metodi di indagine degli habitat acquatici sono stati identificati nella possibilità di:
- quantificare secondo procedure standard (e conformi alla WFD) la variabilità naturale di alcuni parametri idromorfologici e di habitat noti per essere in grado di influenzare fortemente le comunità biologiche;
- quantificare i parametri che possono influenzare in modo rilevante la classificazione dello stato ecologico, anche in tratti fluviali degradati;
- determinare l’interazione tra caratteristiche di habitat e concentrazione di nutrienti (e, ad esempio, la loro rimozione) come strumento conoscitivo per migliorare la qualità dell’acqua nei fiumi.
I risultati della selezione dei metodi e dei protocolli per il rilevamento dei caratteri idromorfologici e di habitat sono descritti approfonditamente nel Deliverable Pd3. Il deliverable prende in considerazione i seguenti argomenti:
- Rassegna dei requisiti che la Direttiva Quadro sulle Acque (WFD: EC/2000/60) elenca per la caratterizzazione idromorfologica dei corpi idrici, con espliciti riferimenti agli standard CEN.
- Breve rassegna di alcuni dei metodi disponibili (o in uso) in Italia ed Europa per la caratterizzazione idromorfologica ai sensi della WFD e dell’implementazione dei Piani di Gestione.
- Illustrazione delle relazioni tra habitat, idromorfologia e WFD.
- Descrizione delle caratteristiche di idromorfologia locale e di habitat, la cui presenza e frequenza possa essere correlata alle comunità biotiche e alla disponibilità di nutrienti.
- Presentazione dei protocolli di campo utilizzati.
- Presentazione degli indici sintetici, calcolati a partire dall’applicazione del metodo CARAVAGGIO, in grado di quantificare l’informazione relativa a diversi aspetti dell’habitat nei tratti fluviali e definizione dei valori limite di classe per ciascun indice.
- Quadro generale relativo ai corpi idrici fortemente modificati.